lunedì 11 febbraio 2013

La quotidianità e cose che ti fanno pensare.

Fuori c'è la bufera.
Sono scappata dal lavoro giusto in tempo per evitare la pioggia che ora sta scendendo a secchiate.
Uscendo dalla metro il cielo era bianchissimo e il freddo pungente, tutto questo presagiva che la serata non sarebbe stata costellata di stelle...e quindi in fretta e furia (autobus permettendo) mi sono rifugiata in quel del nido.

Per andare a lavoro utilizzo sempre i mezzi pubblici e la cosa a mio parere ha i suoi vantaggi; in metro e autobus leggo tantissimo, non mi stresso per il traffico e per il parcheggio, risparmio benzina e soprattutto penso molto anche in relazione a ciò che vedo in giro.
Tutta questa premessa per parlare di ciò che ho visto oggi alla fermata dell'autobus (non sono una guardona, ma nella media di attesa di 20 minuti dovrò pure ingannare il tempo no!!),
tre "scene" di tre coppie che, ognuna a modo suo, mi hanno fatto ragionare, incavolare e sorridere...in tempi diversi.

La prima è stata una coppia di signori sulla cinquantina che scendendo dall'autobus vengono riconosciuti e fermati da una loro conoscente e, mentre chiaccheravano, il marito (un omone bello piazzato un pò stile marinaio in pensione) butta volontariamente per terra i biglietti accartocciati dell'autobus utilizzati pochi minuti prima.
Grrrrr...e il secchio della spazzatura era praticamente a 2 metri da lui.
Il pensiero è stato: ora mi avvicino e gli dico che si è perso i biglietti dalla tasca, così lui si rende conto e magari li raccoglie e li getta nella spazzatura, poi ho pensato, ora vado lì li raccolgo e li butto io nel secchio, così magari capisce di aver sbagliato e si sente anche in colpa......ma non ho fatto nulla di quello che ho pensato e ora mi sta risalendo la bile per non averlo fatto.
Non so cosa mi ha bloccato, lui mi intimoriva ma era insieme alla moglie per cui non credo mi avrebbe aggredito, ma non l'ho fatto lo stesso e da questa cosa ho capito che non devo aver paura di fare ciò che sento anzi, magari a mia volta avrei dato da pensare a qualcuno che come me prende i mezzi pubblici! Mi servirà da lezione.

La seconda è una coppia di ragazzi, lei non avrà avuto nemmeno 20 anni, forse meno visto l'abbigliamento; era scocciata, un pò triste e vicino a lei il suo ragazzo, giovanissimo anche lui....che sballottolava a destra e sinistra una carrozzina.
Con dentro una creaturina suppongo.
Muoveva avanti e indietro la carrozzina, la sbatteva, la faceva roteare di 360 °, la metteva su due ruote e poi ancora la sbatteva sul marciapiede come se fosse vuota; in tutto questo la cappottina della carrozzina non si reggeva, lui l'ha tirata su una volta (poi ci ha rinunciato) e ad ogni spostamento violento quella si abbassava sempre di più....e faceva veramente molto freddo. Tutto questo con svogliatezza.
Senza commentare troppo perché secondo me già si commenta da sola la scena...il mio primo e unico pensiero è stato: l'universo è strano...forse in un altra vita mangiavo i bambini...in un sol boccone per giunta!! ;)
Le lunghe attese alle fermate a volte mettono alla prova i miei nervi!!! ;)

Terza coppia per mia fortuna (viste le prime due) meravigliosa.
Padre e figlio di 3 anni, entrambi di colore (lo scrivo giusto per attenermi alla descrizione), che correvano per prendere l'autobus, mano nella mano zompettando e ridendo di gusto.....finalmente qualcosa che mi ha fatto sorridere e in quel momento è passato il mio autobus...non c'è niente da fare pensare positivo aiuta!! ;)

      ...noi gente di metro...Berlino 2011




2 commenti:

  1. Mi piace moltissimo fare storie sulle persone che incontro sui mezzi. Invento il loro presente, il loro passato e passo tempo. Le immagini che hai messo sono bellissime.
    Buon viaggio, in ogni senso.
    Tornerò tra le tue righe.
    Raffaella

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    Risposte
    1. Allora siamo in due...poi io ho una bella fantasia!! ;)
      Le foto le ha fatte la mia dolce metà, che essendo più bravo ed esperto di me mi sta anche insegnando qualcosina.
      Torna presto sei la benvenuta!
      Kiki

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